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Disclosure. Gli Ufo (UAP) al Congresso Usa e una nuova ipotesi sulla natura del fenomeno

Aumentano le pressioni politiche per aprire alla Verità. L’affascinante ipotesi dello scienziato Avi Loeb.


Le sessioni di audizione alla Commissione Intelligence del Congresso americano nello scorso luglio di cui abbiamo recentemente riferito ( https://sitofsalmoni.wixsite.com/website/post/disclosure-audizione-senza-precedenti-al-congresso-usa-sul-fenomeno-ufo) hanno scatenato l’interesse dei parlamentari di entrambi i partiti.

L’estate scorsa, il capo dei Senatori Democratici Chuck Schumer e il

sen. Repubblicano Mike Rounds, membri autorevoli della Commissione Cybersicurezza per le Forze Armate hanno presentato un Emendamento legislativo intitolato “UAP Disclosure Act – 2023”, sostenuto dal Sen. Repubblicano Marco Rubio, vicepresidente della Commissione Intelligence, dalla Sen. Democratica Kristen Gillibrand, Presidente della Commissione Minacce Emergenti e Capacità delle Forze Armate, dal Sen. Repubblicano Todd Young e dal Sen. Democratico Martin Heinrich. Se accettato e firmato dal Presidente Biden, il proposto Emendamento dovrebbe incrementare la trasparenza e incoraggiare la ricerca scientifica sul fenomeno Ufo. <<Per decenni – ha detto Schumer – gli Americani sono stati affascinati da oggetti misteriosi e inspiegati ed è venuto il tempo che abbiano delle risposte. Il pubblico Americano ha il diritto di essere informato sulle tecnologie di origine sconosciuta, sull’intelligenza non-umana e sui fenomeni inspiegabili>>.


Lo ha seguito a ruota il Sen. Gillibrand: <<La comprensione del fenomeno UAP è un fattore critico per la sicurezza nazionale e per creare una consapevolezza a tutto campo – ha dichiarato – Quando con il Sen. Rubio abbiamo creato l’AARO (All Domain Anomalies Resolution Office) abbiamo cercato di incoraggiare la trasparenza per il popolo Americano e ridurre il tabù su un argomento di forte pubblico interesse. Declassificare i files sui UAP è parte di quella missione e sono fiero di sostenere questo Emendamento che intende creare un Albo di raccolta e analisi del fenomeno (UAP Records Review Board), un Ufficio indipendente che decida se considerare un presunto caso UAP e decidere se accantonarlo o rivelarlo. Dopo di che il Presidente avrà la capacità di sostenere o meno quella decisione>>(1).


Anche gli ambienti di intelligence si sono attivati. Nel corso dell’anno, e in seguito ad altro rapporto del 2022, la Direttrice della National Intelligence (DNI) Avril Haynes ha sottoposto al Congresso un secondo rapporto in cui si ammette l’esistenza dei UAP la cui natura “non è chiara” anche per il fatto che gli stessi esibiscono manovre “transambientali” cioè si muovono tra aria e acqua.


In questo contesto interviene l’astrofisico Avi Loeb, ex direttore del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Harvard e attuale capo del Progetto Galileo della stessa Università, un progetto che si propone di monitorare e studiare gli oggetti anomali che popolano il sistema solare e la nostra atmosfera. (2), con un’affascinante ipotesi. Secondo lo scienziato, il cataclisma che travolse l’era Paleozoica 252 milioni di anni fa potrebbe aver travolto, insieme all’80% delle specie marine e al 70% delle specie vertebrate terrestri, le vestigia di una precedente civiltà tecnologica. E’ possibile – si domanda Loeb - che quella crisi devastante sia stata causata da fattori combinati come riscaldamento globale e inquinamento atmosferico e che ogni traccia di civiltà e infrastruttura tecnologica sia stata demolita dall’attività geologica che avrebbe fuso, ossidato e compattato nel sottosuolo anche possibili impatti meteorici mentre sofisticate strutture tecnologiche e relitti funzionali sarebbero sfuggiti alla catastrofe? Del resto, anche la nostra civiltà ha lanciato centinaia di apparecchiature funzionali in orbita e verso i pianeti del sistema solare.


Quindi, una civiltà molto più avanzata tecnologicamente e già presente stabilmente, forse anche con colonie, nel sistema solare (o oltre) potrebbe essere sopravvissuta rimanendo in qualche misura operativa. Ma come spiegarne una sopravvivenza e un’operatività così prolungate nel tempo? <<E’ un problema collegato ai metodi di propulsione. – sostiene Loeb – La lunga vitalità delle nostre sonde in orbita intorno alla Terra lo dimostra. Inoltre, veicoli “transambientali” come quelli segnalati dai piloti militari potrebbero alimentarsi assorbendo acqua dalla Terra infrangendo le sue molecole per produrre idrogeno e ossigeno con elettrolisi solare. Considerare tali possibilità permetterebbe di superare gli interrogativi associati alle ipotesi di provenienza interstellare degli Ufo/Uap e alla loro presenza nella nostra realtà malgrado la vastità dello spazio e la complessità del tempo per viaggiarvi. E potrebbe spiegare una presenza segnalata fin dagli albori della nostra storia>>. Aggiungo da parte mia che potrebbe spiegare le migliaia di avvistamenti di Ufo che sembrano aspirare acqua da specchi o corsi d’acqua, la loro ricorrente presenza sotto le superfici marine e persino l’assidua frequentazione del nostro (comune) pianeta.


Il Progetto Leonardo dell’università di Harvard diretto da Loeb si propone di aiutare, in piena trasparenza, a decifrare l’enigmatica natura del fenomeno Ufo raccogliendo e analizzando i dati raccolti da un numero di Osservatori astronomici convenzionati e sparsi nel mondo su eventuali relitti tecnologici “estranei” presenti nella nostra orbita, compresi i cosiddetti “fastwalkers”, oggetti non identificati sovente rilevati mentre la attraversano in velocità. Il dibattito negli Usa non viene tacitato dagli eventi internazionali, ha ormai occupato ampi spazi di dibattito e divulgazione e si avvale di continui aggiornamenti. In un’ Europa succube del padrone americano invece tutto tace. (F.S. 23.11.2023)



Prof. Avi Loeb


NOTE. (1) Un’iniziativa positiva nei suoi intenti che mantiene però un certo grado di ambiguità. Il proposto Board, se approvato, rischia di essere, come l’ AARO, un ennesima sede di gestione delle informazioni più “innocue” affidate alla politica da parte dei veri custodi delle informazioni, i più protetti e classificati “Uffici” del Pentagono e delle agenzie di Intelligence che gestiscono i fondi neri e gli appalti secretati. In una apparente lotta sotterranea tra apparati conservativi e innovativi. Le pressioni politiche motivate ufficialmente dalle esigenze di sicurezza nazionale sono tuttavia utili ad incrinare le barriere di segretezza degli apparati interessati a mantenere classificato l’intreccio di interessi che avvolge il fenomeno Ufo/Uap.

(2) Il prof. Loeb ha studiato l’oggetto interstellare denominato Oumouamua che ha attraversato nel 2017 il nostro sistema solare presentando significative anomalie di comportamento. Loeb ne determinò la natura artificiale stabilendo che l’oggetto fosse un relitto tecnologico alla deriva nello spazio interstellare. Nel suo primo libro “Extraterrestrial: the first sign of Intelligent Life beyond Earth (pubblicato in Italia da Mondadori nel 2020 con il titolo Non Siamo soli. I segnali di vita intelligente dallo spazio) racconta tutte le fasi della ricerca.

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